Copie d'autore
Una passione avuta fin da quando ero bambino; quale sarà stata la mia prima copia… ricordo molto bene ,la pianura della crau di Vincent Van Gogh, poi le copie di Ettore ed Andromaca della pittura metafisica di De Chirico. Mi sovviene che ancor oggi la mia pittura sia figlia di quelle prime scelte.
Nel 1990 l’incontro con un “pittore amico”, col quale ci siamo frequentati ed ancor oggi, più che novantenne è ancora intento a dipingere nel suo studio; qualcosa ci ha accomunato, l’osservazione attenta della natura, lo scambio delle esperienze e delle tecniche usate, come prevede la parola ”arte” che significa soprattutto diffondere e far conoscere…
Le copie d’autore sono principalmente degli studi per imparare il “mestiere”, come diceva il mio amico pittore” e dei tentativi di buon risultato; anche un buon quadro per essere tale, moderno e piatto figurativo o informale, può tranquillamente rispettare i canoni usati dagli antichi che furono maestri in tutto il mondo. Le copie d’autore seguono un procedimento tutto diverso da un quadro dipinto in estemporanea o in studio, che si può risolvere anche in “poche ore”…
Il tempo medio per questi dipinti è di almeno 2,3 mesi, potendo lavorare su due quadri differenti, cosicchè se uno è ancora bagnato si lavora sul secondo. Molte stesure di colore sono velature da dare quando il colore sottostante è asciutto. La tela va preparata con un fondo il più verosimile a quello che facevano gli antichi; si fa il disegno il più preciso possibile, controllando millimetricamente ogni dettaglio; si procede con un colore (tipo un bruno, una terra o un verde) con l’aggiunta del bianco e del nero e si procede a dipingere tutto il quadro rispettando le massime luci e ombre e i mezzitoni, ottenendo un quadro monocromatico; asciugato si procede con la stesura dei colori, normalmente anche molte volte sullo stesso dettaglio, a seconda dell’autore copiato cercando di ripetere il suo modo di dipingere.
Il lavoro è lungo, laborioso e di precisione, ci si concentra solo sulla tecnica, a è volte estenuante, ma piano piano l’evoluzione del quadro da la forza per poi poter dire… sono soddisfatto … questo è il mio limite e meglio non riesco a fare… oggi sono arrivato fino a qui…